Ogni pietanza vuole il “suo” vino. Solo così, infatti, aromi e sapori si esaltano traendo reciproco beneficio.
L’abbinamento, cioè la scelta del vino adatto ad accompagnare un piatto, deve prendere in considerazione l’intero menù.
Questo dovrebbe essere composto prima da cibi delicati e leggeri, con aromi sottili, poi di media struttura, quindi da pietanze dall’aroma deciso, grasse, strutturate e vellutate, per poi concludersi con un dessert che può essere aromatico o coprente, dolce o molto dolce.
La stessa progressione deve essere usata per i vini. Prima, allora, si degusteranno vini bianchi giovani, freschi, tenui e aciduli, per proseguire con vini bianchi più strutturati, rosati o rossi giovani, di buona intensità e offrire poi i rossi invecchiati di buon corpo, con sapori intensi, decisi e notevole persistenza.
Per concludere, il dessert verrà accompagnato da vini intensi, aromatici, amabili, abboccati o dolci.